L’ordinanza regionale n° 521 del 4 aprile impone la chiusura dei mercati coperti come anche il mercato di Osnago. Tutti i clienti hanno potuto verificare con quanta cura abbiamo sempre evitato ogni tipo di assembramento. Al momento possiamo assicurare la consegna dei generi alimentari e dei fiori solo a domicilio.

Sono ormai da 5 settimane che, ogni mercoledì pomeriggio e ogni sabato mattina, personalmente gestisco gli ingressi delle persone per evitare gli assembramenti. Nelle ultime due settimane anche con l’aiuto di volontari della Protezione Civile.

La regola rigorosamente applicata, concordata con il sindaco di Osnago Paolo Brivio, è sempre stata di 1/2 clienti al massimo (in funzione della lunghezza dello stand) per ogni banco di vendita. Più volte i vigili sono passati a controllare e hanno sempre apprezzato la nostra gestione.

Le centinaia di persone che vengono ad acquistare la nostra ricca offerta di prodotti del territorio (frutta, verdura, miele, carne, formaggi…) hanno mostrato in queste settimane un atteggiamento molto responsabile rimanendo pazientemente in attesa fuori dal mercato e ripetutamente ci hanno ringraziato per il lavoro svolto.

In accordo con il sindaco in settimana avremmo anche iniziato l’operazione Buoni Spesa per i consumatori in difficoltà economiche.

Da più di un mese abbiamo anche avviato la modalità della prenotazione della spesa con consegna in un apposito gazebo all’esterno per evitare le attese e l’ingresso dei clienti all’interno del mercato.

Ben 17 aziende del consorzio si sono comunque attivate per la complessa operazione della consegna a domicilio chiamata “ Il Cibo buono ve lo portiamo noi!“.

Da considerare che gli agricoltori hanno da svolgere anche il lavoro in campagna!

La novità è scritta nell’ordinanza regionale al punto 1.2 – Commercio al dettaglio: ….H) Sono sospesi i mercati coperti, i mercati scoperti e le fiere, sia per il settore merceologico alimentare che non alimentare.

Il togliere l’opportunità di venire ad acquistare c/o il mercato agricolo comporterà una maggiore affluenza nei centri commerciali determinando, oltretutto in prossimità della Pasqua, un rischio di lunghe attese in coda e qualche rischio di assembramento alle casse con distanze di sicurezza molto al limite.

Auspichiamo che il Presidente della Regione Lombardia revochi la misura della chiusura dei mercati.

Giorgio Esposti – agronomo e direttore

del consorzio Terrealte

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